Donazioni per Anestesia e Rianimazione: destinati i primi fondi

Raccolta Fondi Rianimazione Ringraziementi

Grazie!

Innanzitutto grazie per quello che avete donato con la vostra grande generosità e grazie a tutti coloro che continuano a partecipare con grande altruismo alla nostra chiamata.
È il momento di cominciare a informarvi su come ci siamo mossi e su come abbiamo speso i soldi raccolti, ad oggi più di 15.000 Euro, che avete affidato a noi di Salute e Solidarietà per la donazione al reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Forlì.

Non è stato facile decidere cosa comprare: troppi i bisogni, come potete immaginare. Troppe le necessità dei Colleghi, medici e Infermieri, per fronteggiare questa drammatica epidemia.
Grandi le difficoltà per reperire i bisogni indispensabili sul mercato: prezzi lievitati, merce esaurita o bloccata in qualche punto del suo percorso, incertezze sugli arrivi (in particolare su arrivi in tempi ristretti).
La decisione, peraltro ovvia, è stata quella di acquisire “qualcosa” che potesse durare nel tempo ed essere utilizzata anche una volta finita questa epidemia, cioè in “tempo di pace”.

Siamo stati in contatto continuo e costante, sin dal primo giorno in cui abbiamo iniziato la raccolta, con il direttore responsabile del reparto, Dott. Stefano Maitan e con Francesco Landi, rianimatore dello stresso reparto e nostro associato.
Dopo diverse valutazioni si è deciso di acquistare una strumentazione che ha assorbito quasi tutte le risorse che ci sono pervenute, tutte le vostre donazioni.

L’ecografo portatile è indispensabile per una diagnosi immediata di complicanze in pazienti affetti da COVID19 e per il monitoraggio del loro stato patologico.

Stefano Maitan
Direttore di Anestesia e Rianimazione
Ospedale di Forlì

Si tratta nello specifico di un ecografo portatile, maneggevole, con una sonda collegata al tablet o a un telefonino, utile in ambulanza e in elicottero (grande è l’impegno dei nostri rianimatori nel raccogliere/trasferire malati “instabili” da una rianimazione all’altra). È stata una richiesta risoluta dei rianimatori:
«È indispensabile per una diagnosi immediata di complicanze in pazienti affetti da COVID19 e per il monitoraggio del loro stato patologico. Non c’è tempo da perdere. Ci serve per lo studio della pleura e del polmone, del cuore e per il reperimento di vasi da incannulare, che spesso ci troviamo a dover fare in condizioni critiche a questi malati COVID».

Questa scelta è divenuta primaria grazie al fatto che nel frattempo, numerosi erogatori Spirit, i dispositivi di protezione individuale degli operatori che ci eravamo prefissati di acquistare con le vostre donazioni, sono stati messi gratuitamente a disposizione, per il nostro tramite, dal direttore del servizio veterinario dell’AUSL Romagna per l’area di Forlì, il Dott. Usberti, a cui va il nostro più sentito ringraziamento, che li avevano in dotazione. Grande esempio di collaborazione e di sentimenti comuni che uniscono i professionisti nella nostra AUSL, in particolare qui a Forlì.

Questo è il momento del ringraziamento per tutti le associazioni, come ad esempio il Lions Host di Forlì, che hanno scelto di convogliare il loro importante contributo sulla nostra proposta per tutti i cittadini che si sono affidati a noi “volontari per la salute”, utilizzando il canale di Salute e Solidarietà per aiutare il reparto di Rianimazione di Forlì, che più di tutti è in prima linea per fronteggiare l’epidemia e che ben rappresenta tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari dell’ospedale e del territorio impegnati in questa difficilissima battaglia.

raccolta fondi rianimazione forli

Noi comunque non ci fermiamo, continuiamo la nostra raccolta fondi con le stesse modalità utilizzate fino ad ora, vi ringraziamo ancora e contiamo sulla vostra generosità: chiediamo a tutti voi che avete già donato che vi facciate nostri portavoce verso coloro che possono contribuire, con molto o con poco.

Il Presidente, Daniela Valpiani
e il Comitato di Salute e Solidarietà